Colori, metafore e forme organiche si schiudono nella visione della designer Sara Ricciardi, che realizza con Rometti una serie di vasi-scultura in edizione limitata a partire dal concetto di seme. Le 38 opere in ceramica vengono presentate dal 23 settembre fino al 20 novembre a Palazzo Brancaccio, nuova sede di Contemporary Cluster, in un solo show a cura di Giacomo Guidi, direttore artistico e co-founder della galleria insieme all’arch. Giorgia Cerulli.
SEMINA
di Sara Ricciardi
CONTEMPORARY
CLUSTER
Semina, questo l’allegorico nome che lega le 38 opere in ceramica, è un viaggio intimo e introspettivo che celebra il potere della natura e del femmineo con un’estetica dirompente e un senso poetico che ne abbraccia ogni dettaglio. Una riflessione sul dolore, ma soprattutto sull’energia che si sprigiona attraversandolo e superandolo. Nella sua intervista con AD, la designer racconta il lavoro di creazione dei pezzi con Rometti. “Rometti è un’azienda fatta di persone; non abbiamo avuto un momento di esitazione nello sperimentare, lavoravamo fino a notte fonda impastando e tagliando i pezzi insieme. Un’azienda con cui ho avuto un rapporto di totale visceralità ben oltre la dinamica designer/fornitore”. Le opere scultoree di Semina sono frutto di una lavorazione che rende la ceramica organica, che invita a farsi toccare e scoprire non solo con gli occhi, ma anche con le dita. Grumi, segni, escrescenze, protuberanze, fori diventano il linguaggio con cui il seme comunica la sua voglia di germogliare, in una tensione costante fra dolore e libertà. “Siamo felici di avere creato insieme a Sara Ricciardi dei pezzi che traducono la sua potenza espressiva e immaginifica,” commenta Jean-Christophe Clair, direttore artistico di Rometti. “La sua energia e la sua armonia hanno coinvolto tutto il nostro laboratorio e questa grande emotività l’abbiamo infusa nella ceramica.”
Sede dell’evento è il nuovo spazio di Contemporary Cluster, la sezione denominata Africano all’interno dello storico Palazzo Brancaccio a Roma, dimora ottocentesca che grazie alla collaborazione fra Cluster e Field viene restituita agli spazi culturali della città dopo anni di chiusura. “Collaboriamo con Contemporary Cluster ormai da tempo,” aggiunge Massimo Monini, CEO di Rometti, “ma rimaniamo sempre stupiti da una sensibilità artistica senza pari e dalla capacità di cucire legami, storie ed esperienze intorno alle opere scelte. Pensare Semina all’interno di Palazzo Brancaccio significa creare un universo di mondi da esplorare e non vediamo l’ora che tutto il pubblico possa scoprirlo.”
RASSEGNA STAMPA“Pianto è il participio passato del verbo piangere, parla di un dolore già attraversato, lasciato alle spalle. Pianto è il presente del verbo piantare, racconta una nuova energia che mette radici e si apre al futuro. Le lacrime che versiamo si spargono come semi sul terreno dei nostri corpi. Ci concimiamo. Il seme è un simulacro. Il seme è uno scudo. Ha una corazza per difendersi, solchi e peluria per nutrirsi. Quanta audacia, quanta forza nel fare nascere ogni giorno il nostro presente” - Sara Ricciardi